Marco Bonfante
Ho conosciuto l’uva Albarossa nel settembre del 2004, me ne sono subito innamorato. L’acino piccolo, la buccia spessa e croccante che spremuta mi ha impiastricciato le dita di un colore violaceo intenso come l’inchiostro. Era una novità dolcissima. Masticandone la buccia ho percepito la ricchezza dei tannini. Da enotecnico ne ho capito la potenzialità, data l’alta percentuale di buccia in relazione alla polpa, per produrre un vino di grande struttura, concentrazione e longevità.
Ma questo non mi bastava, volevo produrre un vino diverso dai rossi tradizionali che si producono in Piemonte.
Mi sono preso qualche giorno di vacanza a Verona per visitare alcuni amici produttori di Amarone, volevo informarmi sulle tecniche di appassimento, il momento giusto per la raccolta, quali i contenitori ed i sistemi di ventilazione più idonei.
E’ iniziato tutto così !!
Il vitigno Albarossa nacque nel 1938 grazie al prof. Giovanni Dalmasso, che unì geneticamente il Nebbiolo di Dronero detto Katus (fiore) e la Barbera (polline) per creare un nuovo vitigno. Negli anni ’80 del Novecento venne vinificato per la prima volta dal prof. Mannini, del CNR di Torino, dando inizio alla sperimentazione presso la Tenuta Cannona, centro sperimentale vitivinicolo della regione Piemonte.
I primi impiantamenti a fini commerciali risalgono ai primi anni 2000, mentre la prima DOC con la denominazione “Piemonte DOC Albarossa” è del 2009.
Al giorno d’oggi, tra le pochissime cantine che producono un vino con uve Albarossa in purezza, si inserisce la nostra cantina con il nostro fiore all’occhiello: l’Albarone. Ad una scrupolosa selezione in vigneto, segue un processo di appassimento di una parte della produzione, integrata al momento della pigiatura con l’uva fresca rimasta a maturare sulla pianta.
Per Marco è stato un sogno iniziato nel 2007, che oggi è diventato una realtà molto concreta. L’obbiettivo era produrre un vino longevo, di grande struttura, proponendo una novità di sensazioni e aromi nel panorama della vitivinicoltura piemontese.
Vitigno
100% Albarossa
Degustazione
Nel bicchiere l’Albarone stupisce già per il suo colore violaceo intenso. Al naso è uno spettacolo di profumi di ciliegia matura, prugna, frutti di bosco e spezie, con una nota balsamica. In bocca esprime tutta la sua potenza: è estremamente polposo, tannico ma morbido e presenta una concentrazione di frutto eccezionale. È molto persistente, con una dolcezza che rivela un gusto di mora e prugna matura. Questo vino comincia ad esprimere la sua reale complessità dopo 5-6 anni di affinamento in bottiglia. Conservato a temperatura costante di 12°-14°C potrà essere degustato anche oltre i 25 anni.
Temperatura di servizio
16°-18°C
Abbinamenti gastronomici
L'Albarone si abbina perfettamente a piatti di carne molto strutturati come il guanciale con riduzione di vino rosso, o lo stracotto di vitello. Eccezionale l'abbinamento con pappardelle al sugo di cervo e castagne. Con l'affinamento è molto interessante l'accostamento con i dessert, come per esempio il tortino di cioccolato con cuore fondente o il castagnaccio al cioccolato.
2017
Ultima Degustazione: 12/07/2023 il vino si presenta con un colore nero-rosso-violaceo molto intenso, impenetrabile alla luce, sembra appena svinato. Le sensazioni olfattive sono imponenti, di frutta rossa surmatura, more, lamponi, prugna e amarena. Note balsamiche unite ai sentori speziati di legno dolce. Al gusto è secco e polposo con una leggera sensazione tannica. Si sentono i 15,8 gradi alcolici il tenore alcolico, che ci regalano una piacevole una nota di dolcezza in entrata. Nonostante il tenore alcolico è grazie ad una buona acidità che il vino mantiene un’ottima freschezza. Il vino è piacevolissimo, anche se ancora giovane, ed ha un incredibile potenziale di affinamento.
Bottiglie in giacenza: 7273 bottiglie da 750 ml – 90 magnum da 1500ml – 25 Jeroboam 3 litri – 15 magnum 5 litri – 5 baltazar 12 litri
INTROSPEZIONE
2016
A Luglio sia la temperatura che la piovosità si mantengono nella media. Le belle giornate non eccessivamente calde favoriscono l’inizio dell’invaiatura che si è verificata nella prima metà di Agosto. Il mese di Settembre è stato caratterizzato da tempo bello e stabile, solo una perturbazione verso la metà del mese ha apportato una buona quantità di acqua, quella necessaria alla vite per lo sforzo finale. Il 2016 è stata un’annata regolare, senza stress termici e idrici che hanno permesso il regolare sviluppo vegetativo.
Il prolungamento dell’estate mediterranea alla prima decade di settembre ha permesso una maturazione nelle migliori condizioni climatiche, donando uve mature e completamente sane. Il vino risultante è di estrema eleganza e corpo, da tenere in considerazione per un lungo affinamento.
Bottiglie in giacenza: 9.000 bottiglie da 750 ml – 120 magnum da 1500ml – 25 Jeroboam 3 litri – 25 magnum 5 litri – 10 baltazar 12 litri
IL CENTRO
2015
In Piemonte il 2015 è stato l’anno più caldo dal 1958 ad oggi. Il rialzo termico, già iniziato in primavera si è trasformato in caldo torrido in estate con precipitazioni solo nel mese di agosto che hanno reidratato il suolo, rinvigorendo la vite. Alla maturazione le uve erano sane con dimensione degli acini contenuta e succo concentrato dagli zuccheri accumulati.
Ultima degustazione Aprile 2021: Vino di grande struttura e alcolicità. Colore impenetrabile tendente al nero con intensi riflessi violacei. Al naso è fruttato di mora ed amarena, speziato e molto balsamico, con una piacevolissima nota agrumata. Al gusto si presenta secco e caldo, con sentori quasi dolciastri su sfondo ferroso e cioccolato nero.
Bottiglie in giacenza: 3800 bottiglie da 750 ml – 34 magnum da 1500ml – 24 Jeroboam 3 litri.
Cubi
2014
Inverno e primavera tendenzialmente miti hanno favorito una precoce ripresa vegetativa della vite, poi rallentata durante l’estate a causa del clima fresco e mediamente piovoso. L’autunno mite e asciutto ha permesso di aspettare il momento opportuno per la raccolta, anche se la vendemmia è stata tardiva protraendosi fino alla seconda decade di ottobre.
Annata buona ma non ottima. Le uve hanno raggiunto livelli di accumulo di zuccheri non elevati e le acidità sono rimaste sostenute. Il diradamento delle uve e la loro cernita in fase di raccolta hanno portato ad un’annata dalla produzione scarsa.
Ultima degustazione Aprile 2021:
Il colore è impenetrabile tendente al nero con intensi riflessi violacei.; all’olfatto è molto ampio e complesso, con differenti speziature tra rosmarino, mentuccia, origano e incenso, avvolti in piacevoli sentori di frutta fresca. Il gusto è vinoso, sanguigno, caldo, con eccellente tannino ancora vivo ma di notevole suadenza, la componente acida è intensa e ben integrata.
Giacenza: 1300 bottiglie
Sovrapposizioni
2013
Ultima degustazione Aprile 2021: Il colore è intenso ed impenetrabile tendente al nero, mentre al naso regala freschi e intensi sentori fruttati di prugna e frutta candita, mentolo ed un leggero vanigliato, al gusto è secco, suadente e pastoso con un eccellente equilibrio e di grande complessità. Il tannino è presente ma non invadente per un vino straordinario, in ottima forma e perfetta maturazione evoluzione.
Giacenza: 180 bottiglie da 750 ml – 107 magnum 1500ml – 1 Matusalem 6 litri.
La Porta della Vita
2012
Nel complesso è stata una buona annata che ha lasciato nel bicchiere tutto il calore dell’estate. Il vino ha un’importante concentrazione sia di struttura che di alcool. Grazie alla giusta scelta del momento di raccolta dell’uva destinata all’appassimento, siamo riusciti a mantenere un buon livello di acidità necessario per il buon equilibrio al palato.
Giacenza: 230 bottiglie
Stupore
2011
Nel complesso il 2011 è stato un anno eccezionale. I primi mesi molto piovosi seguiti da una Primavera calda e secca propiziano un‘ottimo risveglio vegetativo della vite. L’inizio dell’ estate è instabile, ma i mesi di agosto e settembre, caldi e asciutti hanno consentito un finale di stagione ottimale. Le uve sono giunte alla maturazione desiderata decidendone con tranquillità il momento della raccolta. Il risultato è stato un grande vino per appassionati, maestoso e muscoloso, da decantare almeno 30/60 minuti prima di degustare.
Ultima degustazione Aprile 2021: Il colore è rosso rubino molto carico, intenso e profondo, i riflessi violacei sull’unghia ci annunciano un vino ancora giovane. Al naso presenta sentori di prugna matura, amarena e ribes con tratti balsamici ed una sottile nota vanigliata. All’ingresso avvolge il palato con la sua polpa ed il suo calore anche se la componente alcolica risulta in perfetto equilibrio con quella acida. L’astringenza coinvolge con la sua finezza.
Giacenza: 180 bottiglie
Duo
2010
Il 2010 è stato un anno problematico ed il vino è risultato meno strutturato dell’annata precedente e con una più marcata acidità. Le abbondanti precipitazioni e le temperature sotto la media protrattesi fino a giugno hanno ritardato la fioritura, la chiusura dei grappolie la vegetazione delle piante. L’aria asciutta del mese di settembre ha invece donato una più che discreta maturazione delle uve su pianta e le condizioni ottimali per un eccellente appassimento.
Giacenza: 0 bottiglie
Univers
2009
Il 2009 è stata un’annata eccezionale, sia dal punto di vista climatico che qualitativo ed ha regalato al vino concentrazione ed eleganza. All’inverno freddo e nevoso è seguito un periodo asciutto e mite grazie a i venti di Foehn (Favonio),e poi ancora un periodo decisamente piovoso e instabile che ha caricato il terreno di umidità favorendo un risveglio vegetativo della vite leggermente precoce. Un’estate ottimale ha poi favorito, grazie a temperature miti la fioritura e chiusura del grappolo, mentre le piogge dei primi giorni di settembre hanno ridato vigore alle piante permettendo un finale di maturazione ottimale delle uve.
Ultima degustazione Aprile 2021: Grande vino, in ottima forma e perfetta evoluzione. Il colore Rosso rubino carico, intenso e profondo e la mancanza totale di riflessi granati dicono molto sulla longevità di questo vino che all’olfatto regala lievi sentori di frutta matura, intensi aromi terziari di goudron e leggero fumè con un piacevole sfondo di salvia e rosmarino. Il gusto è molto caldo, armonico, succoso, suadente e vellutato, il vino presenta una componente acida che sostiene la struttura mantenendolo vivo al palato.
Giacenza: 15 bottiglie
Autunno
2008
Il 2008 non è stata un’annata epocale, il vino è strutturato ma meno armonico. L’acidità è viva e spiccata ma sempre ben supportata da alcol e struttura. L’inverno secco e freddo, ed una primavera instabile con temperature sotto la media hanno determinato un rallentamento vegetativo delle viti, recuperato solo nell’estate. Alla fine le uve hanno raggiunto una buona maturazione ma non senza difficoltà.
Ultima degustazione Aprile 2021: Il colore, rosso rubino intenso, presenta leggeri rifletti granati sull’unghia. All’olfatto si nota una certa evoluzione con sentori fruttati, olivastri, minerali e ferrosi. L’evoluzione trasmessa dai profumi non si riscontra nel gusto secco, succoso, molto fruttato e un poco ruvido. Un vino di straordinaria complessità ottimo da meditazione.
Giacenza: 30 bottiglie
INCROCI
2007
Il 2007 è stata un’ottima annata: l’inverno, storicamente il più caldo mai registrato, la primavera e l’estate miti e generose sia di sole che di acqua hanno regalato un vino molto strutturato e polposo, che si esalta con un lungo affinamento.
Ultima degustazione Dicembre 2017: Non sembra un vino di 10 anni. Il colore, rosso porpora, impenetrabile, presenta ancora, nell’unghia, tenui riflessi violacei. Al naso esplode in tutta la sua complessità; prugna e amarena colpiscono per intensità seguite da sentori terziari di caffè e cacao.
Giacenza: 2 Bottiglie
PREMI
96
1° BEST ALBAROSSA OF ITALY | Albarone Albarossa DOC Piemonte 2015 | PI 96
Annuario dei Migliori Vini Italiani 2020 – Luca Maroni
91
3° MIGLIOR VINO ROSSO | Albarone Albarossa DOC Piemonte 2013 | PI 96
Annuario dei Migliori Vini Italiani 2017 – Luca Maroni
GOLD
GOLD | Albarone Albarossa DOC Piemonte 2013
The Grand International Wine Awards 2017 – Mundus Vini
91
Albarone Albarossa DOC Piemonte 2013 | PI 91
Vinitaly International Wine Guide – 5StarWines 2017
DOUBLE GOLD MEDAL
DOUBLE GOLD MEDAL | Albarone Albarossa DOC Piemonte 2011
China Wine & Spirits awards 2015 – CWSA
GOLD MEDAL
GOLD MEDAL | Albarone Albarossa DOC Piemonte 2011
China Wine & Spirits awards 2015 – CWSA
96
3° MIGLIOR VINO ROSSO D’ITALIA | Albarone Albarossa DOC Piemonte 2010 | PI 96
Annuario dei Migliori Vini Italiani 2014 – Luca Maroni
Altitudine: 250 mt dal livello del mare.
Il suolo ricco di marna calcarea presenta una piccola percentuale di limo. Esposizione a Ovest.
Il microclima subisce l’influenza di venti marini che favoriscono l’integrità e la maturazione delle uve. La buona escursione termica permette di avere vini profumati, fini ed eleganti.
Allevamento: Guyot
Densità di impianto: 5500 piante
Raccolta: 70% delle uve inizio Settembre per appassimento, il restante 30% prima metà di Ottobre
Resa per ettaro: 30hl/Ha
Vinificazione
Cantina
Le uve raccolte vengono diraspate e dopo una pigiatura soffice, poste in vinificatori di acciaio per la successiva crio macerazione. Il processo, che dura circa 30 ore, favorisce la massima estrazione dal frutto di profumi, colore e struttura. Successivamente l’Albarone viene affinato per un totale di 30 mesi in botticelle di legno francese da 1000 litri. Prima della messa in commercio, il vino viene affinato per 18 mesi in bottiglia nel nostro magazzino a temperatura costante di 12°C.
Caratteristiche Albarossa
Colore bacca: Bacca nera
Categoria vini: Vini autoctoni
Anno di registrazione: 1977
Autorizzato in regioni: Liguria, Piemonte
Predilige esposizione: Zone collinari, esposizione buona
Epoca maturazione: Maturazione tardiva
Vigoria: Vigoria elevata
Produttività: Produttività elevata, regolare
Scopri il nostro prossimo progetto con Albarossa
Duedidue è il nome che racchiude, nel suo significato, l’unione di due vitigni, Albarossa e Cabernet Sauvignon, che sono alla base della produzione di uno dei cru della cantina.
Questi due uvaggi si completano a vicenda esaltando le caratteristiche l’uno dell’altro, come i fratelli Bonfante.
Duedidue, simbolicamente, rappresenta infatti Marco e Micaela che, pur avendo caratteri totalmente diversi, sono perfettamente complementari e collaborano fattivamente per portare avanti la tradizione vitivinicola della propria famiglia.
La prima annata di questa nuova etichetta vedrà la luce nel 2022 e noi tutti stiamo già aspettando trepidanti.